Le Giornate sono dibattiti formativi riconosciuti dal MIUR a livello nazionale, organizzate nell’ambito della rassegna annuale Melarancia fiabaliberatutti! La rassegna a misura di scuola e di famiglia.
Costruite con un processo di co-progettazione, affrontano quest’anno il tema dei legami di cura, concetto che si estende fino ad includere la cura delle persone, degli animali, delle relazioni, dell’ambiente e del pianeta, individuando, nell’interdipendenza che ci caratterizza come esseri umani, il valore fondante su cui costruire nuove pratiche di democrazia.
Sabato 6 maggio 2023 | 14:30 > 17:30
Biblioteca Civica di Pordenone, Sala Teresina Degan
Laboratorio esperienziale di autobiografia
Con
Vincenza Pellegrino | Università di Parma, Politiche sociali e Sociologia della globalizzazione
Francesca Bigliardi, Rosanna Pippa, Irene Valota | Collettivo sguardi incrociati
In questo primo incontro verrà presentato il metodo Sguardi incrociati, sperimentato in diversi ambiti. I presenti saranno accompagnati a tessere insieme i racconti della loro vita per evidenziare le risonanze che ci sono nelle diverse esperienze, le contraddizioni del presente, l’importanza del trovare le parole per raccontarsi ed essere ascoltati. Per sperimentare l’autobiografia come metodo educativo, autoeducativo e di ricerca, verrà prodotta una scrittura autobiografica e a seguire un confronto su ciò che è emerso dal lavoro di narrazione.
Venerdì 19 maggio 2023 | 18:30 > 21:00
Palazzo Badini, Sala Ellero
Prendersi cura della vita. Death education. Laboratorio
Con
Maria Angela Gelati | Storica, giornalista, tanatologa
Maria Giordana Panegos | Psicoterapeuta e referente pedagogica Melarancia
L’incontro mira ad individuare uno spazio di riflessione sulla vita allo scopo di valorizzarla, curare i legami a sostegno dell’identità, sviluppare l’elaborazione di pensieri sul tema dei passaggi e loro condivisione, per sé e per gli altri. La Death Education, intesa come educazione alla consapevolezza dei passaggi che determinano l’identità e l’importanza di accettare sé stessi in trasformazione, permette al percorso di introdurre a scuola e in altri contesti educativi il tema della fragilità della vita e della necessità di rispettarla.